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CANELLI: MASSIMO RICCI E MARIA LUISA STEPANEK INAUGURANO SABATO ALLA FUOCO E COLORE

Foto CANELLI: MASSIMO RICCI E MARIA LUISA STEPANEK INAUGURANO SABATO ALLA FUOCO E COLORE

INTERVISTE

Pittura e fotografia si incontrano in “L’immagine e la figura” la doppia personale di Maria Luisa Stepanek e Massimo Ricci che apre sabato pomeriggio, 28 maggio, presso la Fuoco e Colore Contemporary Art Gallery di Canelli. Un altro tandem che sicuramente sarà vincente per i proprietari dello spazio espositivo Barbara Brunettini e Stefano Sibona, artisti che hanno voluto ridare alla loro città un luogo dove fare e vivere l’arte. Massimo Ricci è un artista di Nizza già noto mentre Maria Luisa è una fotografa di origine canadesi e italiane. Una coppia di artisti che sono amici nella vita e che con questa mostra inaugurano anche un sodalizio artistico e professionale.
Come hai iniziato a dipingere / fotografare?
Massimo: Ho iniziato a dipingere da bambino perché era la mia passione e mi ha accompagnato tutta la vita, diventando poi la mia professione. Sono un pittore figurativo, non mi occupo principalmente di pittura astratta. Quello che mi interessa è un discorso di linguaggio e di segno nell’ambito di una figurazione. Una composizione che ha un segno autonomo, che racconta il colore di per sé e quindi con un racconto finale dell’immagine che è detto attraverso un segno che non è astratto ma autonomo.
Maria Luisa: Ho iniziato durante il lockdown, non avevo mai pensato prima alla fotografia. Ho incominciato con un cellulare che uso ancora oggi per scattare tutte le mie opere. All’inizio fotografavo i fiori del mio giardino e poi sono passata in modo più deciso a quello che realizzo ora, ovvero la figura femminile. Dopo lo scatto “grezzo” utilizzo un programma di fotoritocco che mi permette di avere per molte delle mie opere, quando lo richiede il caso, maggiori nitidezza. Alcune fotografie invece rimangono più sfocate e le preferisco così perché si ricollegano ad una dimensione onirica che mi è molto cara. Tanti colori li ricavo dai fiori o dai tessuti che fotografo.
Da che cosa prendi ispirazione?
Massimo: La prendo da cosa mi provocano le cose che vedo nel mio quotidiano. La mia ispirazione è data solo inizialmente dalla realtà, le cose mi interessano dal punto di vista compositivo e del colore. Non è la realtà in sé ma quello che mi provoca a livello di pittura a darmi la scintilla. La realtà diventa pittura: può essere un paesaggio, una figura, il tutto inteso come partitura pittorica e mai come mero racconto dell’attuale.
Maria Luisa: dai fiori e dai tessuti principalmente. Spesso prendo spunto anche da degli oggetti che sono stati abbandonati che poi raccolgo e uso nelle foto. Mi concentro sulla loro forma, sul corpo e cerco di dare un’interpretazione semantica diversa. Do una nuova esistenza a degli oggetti stravolgendo la loro funzione.
C’è un soggetto che ami di più rappresentare?
Massimo: Non faccio questione di soggetto. Il quadro non è il soggetto, il soggetto è il dipinto. Se una realtà mi suggerisce un’organizzazione dello spazio e del colore che mi interessa, dipingo qualsiasi cosa che questa mi offra. Alcune tematiche sono più ricorrenti, come ad esempio il mio territorio: il Monferrato e la Langa hanno partiture naturali che possono essere oggetto di pittura, anche questo però poi diventa un fatto pittorico autonomo.
Maria Luisa: Sicuramente la figura femminile che credo di continuare a ritrarre nelle sue diverse sfaccettature.
Ci sono degli artisti/fotografi che ammiri?
Massimo: Mi piace tutta l’arte di qualità sia antica che contemporanea. Qualunque espressione artistica di qualità e di genuina intenzione è meritevole di attenzione.
Maria Luisa: Questo della fotografia è un mondo bellissimo e molte cose sono nuove per me. Ammiro molto i lavori di una fotografa giapponese che si chiama Sayaka Maruyama, anch’essi incentrati sui fiori ed il corpo femminile, li vedo affini alla ricerca che svolgo.
Come ti definiresti in tre parole?
Massimo: un vero pittore
Maria Luisa: interprete dell’eleganza
In una tua opera cosa non deve mai mancare?
Massimo: la sincerità
Maria Luisa: la raffinatezza, l’eleganza e l’attenzione alla forma
C’è mai stata una richiesta di lavoro su commissione un po’ particolare?
Massimo: Principalmente non lavoro su commissione se non per i ritratti. E anche sui ritratti decido io l’organizzazione del quadro e la posa del soggetto. Parto così già da una posizione che non lascia equivoci. La pittura su commissione non mi appartiene. Il ritratto per forza di cose è su commissione, perché devi ritrarre una persona, però cerco sempre un pretesto pittorico.
Maria Luisa: Non ho ancora ricevuto richieste particolari ma per il futuro… chissà…
Parlaci un po’ della personale a Canelli… puoi darci qualche anteprima?
Massimo: La personale si intitola “L’immagine e la figura”: l’immagine è quella fotografica e la figura è quella dipinta. È un parallelo sulla donna con Maria Luisa Stepanek che è una fotografa di figura femminile in un certo contesto. Io propongo donne in diversi luoghi. Ho raggruppato un po’ di dipinti con lo stesso soggetto figurativo per costruire questa linea parallela con la fotografia. La dualità della mostra è: immagine come costruzione della luce e dipinto come oggetto materiale che si invera in un certo momento ed in un certo tempo. Ci saranno dei dipinti di varie dimensioni che vanno da alcuni di grande formato, che non è per me usuale, ad alcuni pezzi più piccoli con figure ambientate nel paesaggio ed altre in interni. Il soggetto è occasionale e quello che conta è il segno ed il linguaggio della pittura.
Maria Luisa: Mi piace il rapporto che esiste tra cose che sono contrastanti tra loro come ad esempio forza e delicatezza ed i miei scatti “navigano” tutti in una dimensione a metà tra il conscio e l’inconscio con un incrocio delle culture che mi rappresentano. Sono nata e cresciuta a Vancouver in Canada, ho origini abruzzesi, molisane e ceche quindi cerco di esprimere attraverso gli scatti il connubio tra diverse culture. Lo scatto per me ha una funzione mnemonica: per me è importante ricostruire frammenti di pensiero e ricordi, una narrazione molto personale ed intima.
Cosa bolle in pentola per il futuro?
Massimo: Ci saranno altre mostre e sto realizzando dei ritratti. Di questi tempi dire il futuro come sarà è difficile. Il futuro è dipingere, sperando di poterlo fare sempre con buoni risultati sulla tela prima ancora che commerciali. Questo mestiere è davvero irrinunciabile per me.
Maria Luisa: Per adesso non ci sono progetti definiti ma sono molto fiduciosa e sono felicissima di questa mostra e prontissima ad accettare quello che mi riserverà il futuro.
Maria Luisa Stepanek e Massimo Ricci Vi aspettano a “L’immagine e la figura” in mostra fino al 12 giugno presso la Fuoco e Colore Contemporary Art Gallery di Corso Libertà a Canelli. La mostra inaugura sabato 28 maggio dalle 16.30 ed è visitabile venerdì e sabato dalle 16,30 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12.

26/05/2022

Paola Doria

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