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L'ARTISTA MARCO FASANO DA SABATO IN MOSTRA A CANELLI

Foto L'ARTISTA MARCO FASANO DA SABATO IN MOSTRA A CANELLI

INTERVISTE

Una grande passione e la semplicità genuina delle cose tangibili che si mostrano nella loro bellezza attraverso il colore. Marco Fasano, astigiano classe 1961, sabato pomeriggio presenta a Canelli presso la “Fuoco e Colore Contemporary Art Gallery” di Barbara Brunettini e Stefano Sibona, la sua prima personale. Ci siamo conosciuti in un pomeriggio soleggiato poco prima dell’allestimento della mostra. Mi è sembrata subito una persona un po’ timida ma con una grande passione per l’arte, passione che lo porta a voler dare sempre di più, a migliorarsi continuamente e a cercare nuovi stimoli per la sua ricerca.
Gli ho rivolto qualche domanda alle quali ha risposto con garbo, aprendomi la porta di “casa sua” per il lasso di questa chiacchierata. Una persona concreta e alla mano, con tanti progetti in mente e molte frecce (artistiche) nel suo arco…
D: Come è iniziato il Tuo percorso artistico e questa voglia di dipingere e di dedicarTi all’arte?
R: Il primo approccio con l’arte l’ho avuto da ragazzino a 13 anni: quell’estate ero in vacanza in campeggio ed ho conosciuto un pittore originario di Torino. Lui dipingeva lì e mi piaceva osservarlo. Mi era talmente piaciuto aver fatto la sua conoscenza ed essermi aperto a questo nuovo mondo che avevo iniziato a creare qualcosa, in maniera molto scolaresca, così per gioco. Poi alle superiori ho frequentato l’istituto d’arte, avevamo anche disegno dal vero mi ricordo, ed ho proseguito in miei studi in quel campo fino al 1978. Nell’80 sono stato chiamato a militare e quando sono tornato mi è ritornata la voglia di dipingere, in maniera autodidatta, con le basi che avevo dall’istituto. All’epoca creai qualche dipinto che mi aveva dato soddisfazioni, ma era una questione solo mia personale non avevo fatto nessun corso o nessun percorso per imparare ed allargare le mie vedute. Dopo tanti anni da quelle esperienze, in concomitanza alla pandemia che ci ha costretto a stare in casa, unito al fatto che sono in pensione attualmente, ho deciso di ricominciare a coltivare la mia grande passione. Ho lavorato una vita come tecnico ed addetto alla manutenzione delle Ferrovie dello Stato ed il lavoro e la famiglia hanno sempre avuto avuto la priorità. Invece grazie alla pandemia ho iniziato nuovamente a dipingere, prevalentemente con i colori acrilici ed a sperimentare nuovi modi di vedere l’arte. Adesso sto frequentando dei corsi di pittura ad Asti ed ho partecipato a qualche mostra collettiva nella zona.
D: Ho potuto vedere alcuni Tuoi lavori sui social ed una cosa che ho subito notato è il colore…
R: A me piace il colore a tinte vivaci e nei paesaggi mi piace sentirlo sulla tela. Su certi soggetti uso anche la tecnica a spatola per dare profondità attraverso la matericità. Spesso mi piace usare i colori primari ma in genere non amo le mezzetinte.
D: C’è un pittore o una corrente artistica che Ti ispira o a cui Ti senti più affine?
R: Mi piacciono molto gli Impressionisti: Renoir, Gauguin, Degas, Monet ma anche Cezanne e Van Gogh. Mi piace il loro essere moderni seppur rimanendo vicini alla tradizione. E soprattutto di questo movimento mi piace la loro volontà di un contatto diretto con la natura e con i soggetti, dipingendo dal vero. E’ bello poter dipingere paesaggi en plein air, si ha modo non solo di riprodurre le esatte tinte ma di assaporare il luogo e cercare di coglierne lo spirito. Ovviamente dipingere all’aria aperta è un po’ più complicato che dipingere in studio e bisogna organizzarsi ma il risultato vale la “fatica”. Di recente ho partecipato ad un concorso – esposizione a Cinaglio nella quale si esponevano dei dipinti ma si dipingeva anche dal vivo. E’ stato bello potersi cimentare davanti alle persone nella pittura dal vivo. In tempo reale i visitatori vedevano il compiersi dell’opera d’arte, il processo creativo per trasformare la tela bianca in uno scorcio o in un paesaggio.
D: Da che cosa prendi ispirazione per le Tue opere?
R: In genere amo ispirarmi a tutto quello che c’è in natura. Poco fa ho iniziato un ritratto dedicato a mio papà che non c’è più e per quello ho preso spunto da vecchie fotografie di famiglia. In generale mi piace mostrare le cose come sono. Un altro artista che amo molto è Lucian Freud: dipingeva questi volti in modo reale senza infiocchettare, dipingeva ciò che vedeva, senza filtri. Mi piace alternare i ritratti ai paesaggi e sperimentare nuove strade. Sono comunque più propenso ad essere moderno seppur con un soggetto più tradizionale: il taglio che do all’opera o le dimensioni della tela (medio grandi) vogliono puntare alla modernità.
D: Parliamo un po’ della Tua personale che inaugura sabato… puoi darci un’anteprima raccontata? C’è un fil rouge, un filo conduttore nell’esposizione?
R: Il filo conduttore è principalmente il colore declinato su diverse tele e soggetti, colori vivi e molto accesi che vogliono trasmettere emozioni. Il colore e il sentimento. Il mio intento è quello di trasmettere sempre delle sensazioni forti, dando forma alla realtà attraverso la mia mano e il mio gesto. Ci sarà sicuramente il ritratto della donna africana della locandina: mi ha colpito per i colori, le trame geometriche della veste e per il sorriso ma anche altri ritratti, tra cui uno di donna. Esporrò tra i venti e i trenta dipinti. E mi è venuta in mente anche un’idea che magari se non per il vernissage realizzerò in corso d’opera durante l’esposizione: portare un cavalletto ed un’opera incompiuta in modo da poter sottolineare il processo creativo e poter anche dipingere dal vivo…
MARCO SECONDO GIOVANNI FASANO
Nasce ad Asti il 1° Luglio 1961 dove tutt’ora risiede. Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Asti conseguendo il diploma di Maestro d’arte nel 1978. Si appassiona alla pittura dopo il servizio di leva e negli anni ’80 esegue quadri ad olio su tela. Dopo anni di pausa in concomitanza della pensione e della pandemia riprende a dipingere con i colori acrilici usando pennello e spatola e ricercando una propria identità. Frequenta corsi di pittura sotto la supervisione del maestro Gianni Bruscato. Si inserisce nell’Associazione Culturale Artistica “Artemisia”. Partecipa ad alcune mostre pittoriche collettive fino ad organizzare una mostra personale a Canelli nella galleria “Fuoco e Colore” alla ricerca di stimoli, condivisione e nuove esperienze.
La personale di Marco Fasano sarà visitabile fino al 17 ottobre (vernissage il 2 ottobre alle ore 16 con la presenza dell’artista) presso la “Fuoco e Colore Contemporary Art Gallery” in Corso Libertà 49 a Canelli (ASTI). Orari: Giovedì- venerdì- sabato e domenica dalle 16 alle 20.

30/09/2021

Paola Doria

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