CHANGE 2 - 2ALS del Caramuel: troppo sensazionalismo sui giornali
CHANGE 2
All’interno del laboratorio del Change 2 si è dedicato spazio ai media e a come gli stereotipi di genere si infiltrano nel mondo della comunicazione. Ai ragazzi sono stati fatti vedere video pubblicitari, campagne stampa e articoli giornalistici che non rispettano la parità di genere e che alimentano il pregiudizio e false credenze sulle donne. I ragazzi della 2als del Caramuel hanno voluto riflettere sul giornalismo e su come a volte le notizie che ci arrivano creino false notizie e fomentino a parole certi pensieri. Esordisce nella discussione Dridi Zina: “alcuni articoli utilizzano linguaggi inopportuni, volgari, senza pensare al carattere a volte troppo sensibile delle persone che siano donne o uomini che si devono aiutare a vicenda. – afferma - Nessuno riesce a vivere senza l’altro. Ad esempio: un uomo senza una figura femminile è come se stesse facendo un labirinto, non trovando l’unica via d’uscita. In questa vita non ci deve essere discriminazione di nessun tipo: tutto si basa su un futuro d’integrazione per vivere in pace e in pieno benessere. Quindi alcuni linguaggi “maleducati” del giornalismo di oggi, fatti per attirare il lettore, vanno corretti perché tutti hanno il diritto di essere rispettati”. Proseguono sulla scia di Zina, Salma Beloussaa: “Penso che nel mondo del giornalismo la donna sia trattata spesso come un oggetto. Anche nelle riviste e nelle pubblicità viene mostrato il corpo della donna come se fosse l’unica cosa che importa. Nelle pubblicità non vediamo mai completamente nudi degli uomini mentre la donna lo è molto spesso, rendendola “stupida”. La donna è utilizzata come oggetto e penso che non ci sarà mai una parità dei sessi, ci si potrà avvicinare ma non completamente perché la società è stata creata per lo più da uomini”; incalza poi Roberta Albo: “nell’ambito del giornalismo ma anche in quello della pubblicità la figura femminile viene usata come se fosse una caratteristica del prodotto o fosse più importante lei come oggetto piuttosto che i fatti raccontati. In generale c’è meno rispetto della figura femminile rispetto a quella maschile”. Il sensazionalismo di certi titoli di prime pagine o articoli è alla base della riflessione di Alessandro Ferrari che afferma: “il giornalismo parla di politica e di fatti di cronaca, a volte eclatanti, però molte volte esagera utilizzando parole molto forti che potrebbero ferire le persone. Non sono d’accordo su questo attira l’attenzione ad ogni costo che spesso sfocia nella satira”. Niccolò Marucchi invece, al di là del giornalismo di sensazione, riconosce che questo spesso può essere uno strumento importante se utilizzato nel modo corretto: “ un certo tipo di giornalismo – afferma - è uno strumento fondamentale nel processo della lotta alla violenza perché aiuta le donne a denunciare le persone da cui subiscono violenze. Però a volte causa violenza tramite articoli non adeguati dove si istiga alla violenza”. E’ dello stesso parere Lorenzo Mostioli che aggiunge: “il giornalismo, se fatto in maniera corretta, senza mancare di rispetto a nessuno è un’importante fonte di informazione”. Carlo Pugni è più critico: “Il giornalismo dovrebbe rappresentare più spesso ciò che accade visto che molte vicende vengono esposte in maniera sbagliata o attraverso termini errati e a volte offensivi”. Luca Boldori invece è critico verso il cercare di attirare lettori attraverso una rappresentazione ingigantita delle cose: “i giornalisti – dice - alcune volte esagerano nello scrivere articoli o titoli di giornale, cosa che non va fatta anche se in questo modo si attirano più lettori” Riccardo Sommi, infine è lapidario: “Il giornalismo- dichiara - è un mezzo di trasporto dove il mittente è la notizia vera e il destinatario sono tutti coloro a cui arriva la news. Questo mezzo di trasporto molte volte falsa la verità e lo ritengo orribile”. Damiano Ferdinando: “i giornalisti alcune volte creano problemi inutili e ingigantiscono piccoli problemi dicendo spesso cose false”.
07/05/2019
La Redazione
Potrebbero interessarti...
CHANGE 2 - LA 3B TUR DEL CASALE: parità e violenza
CHANGE 2- LA 3 A TUR DEL CASALE: le donne facciano valere i propri diritti
CHANGE 2 - LA 2 A AFM DEL CASALE: Change2 è risultato utile per capire meglio la società
CHANGE 2 - LA 2 A CAT MODA DEL CASALE: la donna nei media è ridicola
CHANGE 2 - LA 3 A RIM DEL CASALE: la donna è una risorsa
CHANGE 2 - LA 3D TUR DEL CASALE: a tutti è piaciuto Change 2
CHANGE 2 - LA 3C TUR DEL CASALE: i media ci influenzano proponendo stereotipi
CHANGE 2 - LA 3B AFM DEL CASALE: la donna nella pubblicità? Siamo caduti in basso…
CHANGE 2 - LA 3 A CAT MODA DEL CASALE: troppi stereotipi legati alla donna
CHANGE 2 - LA 3 A AFM DEL CASALE: ormai la violenza non fa più notizia
Galleria Fotografica