ALESSANDRIA ricorda Umberto Eco
EVENTI
La Città di Alessandria si sentirà sempre orgogliosa di aver dato i natali a una grande figura come quella di Umberto Eco. il cui ambito di conoscenze è stato talmente vasto — dalla semiotica alla filosofia. dalla letteratura. all’estetica. dalla linguistica alla saggistica... — che si fatica a coglierlo tutto in una visione d’insieme che ne dia il giusto risalto. A Umberto Eco. nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932 e morto a Milano il 19 febbraio 2016. è rivolto uno speciale evento commemorativo che si svolgerà il prossimo 7 settembre. a partire dalle ore 18 (a ingresso libero e gratuito). proprio nel “cuore” della Città ossia in piazza della Libertà. Ad essere ancora più precisi. il luogo scelto è emblematico per una serie di ragioni e per una stretta affinità alla simbologia — tanto cara all’autore — che richiama il “cuore” quale centro degli affetti più profondi e dei pensieri più importanti. Se piazza della Libertà è al centro della Città. il Palazzo Comunale ne rappresenta il “cuore” politico-amministrativo e. sotto i portici del Palazzo. vi è la sede dell’Informagiovani che. gestito da ASM Costruire Insieme. Proprio nello spazio di piazza antistante l’Informagiovani è stato programmato l’evento per sottolineare come sia forte il legame tra ciò che sta a cuore alla comunità alessandrina: il “fare memoria” (di un grande come Umberto Eco. così come degli 850 anno di storia della Città) e il “mettere al centro i giovani” (per dare loro prospettive di crescita e di affermazione professionale e culturale che trainino positivamente il rinnovato sviluppo di tutta la Città). Un momento che vedrà innanzitutto l’inaugurazione (presso la sede dell’Informagiovani) di un ritratto (di dimensioni 70x70cm) raffigurante Umberto Eco — con l’immancabile cappello Borsalino sul capo — realizzato dall’artista Lady Be con una tecnica particolare. Si tratta di un mosaico le cui tessere. seconda la speciale tecnica utilizzata dall’autrice. sono di materiale plastico: di vari colori. ma tutto rigorosamente “materiale reciclato” (derivante da piccole componenti di giochi per bambini). La giovane artista Lady Be — che. nata a Rho (MI) nel 1990. vive e lavora a Roma — si sta affermando anche a livello internazionale per questa speciale tecnica raffigurativa. Di lei così scrive il critico d’arte Adolfo Francesco Carozzi «Sono. quelle di Lady Be. icone pop del cinema. della musica. dell’arte. della moda. sono protagonisti della storia. della scienza. donne e uomini presenti nell’immaginario collettivo che hanno lasciato traccia nella memoria. L’opera di Lady Be al secolo Letizia Lanzarotti si distingue e si caratterizza per la tecnica. un moderno mosaico. e la contemporaneità. Contemporaneità esaltata dall’uso del materiale dei nostri giorni. potremmo dire del nostro tempo: la plastica. Con l’assemblaggio di particolari elementi plastici. derivanti dalla frantumazione di oggetti di uso quotidiano o da piccoli giocattoli. l’Artista compone. crea. dà forma alle sue opere con l’intento di mettere anche in evidenza il problema del recupero delle materie. Centinaia di frammenti. ognuno con il proprio carico di ricordi e di memorie. raccolti e scelti in particolar modo per le caratteristiche cromatiche. si trasformano in ritratti quasi accademici. Il suo lavoro risulta «sorprendente». È infatti quando ci si accosta all’opera che veramente si è colti dalla sorpresa: quei tratti somatici così ben raffigurati. sono stati ottenuti dall’assemblaggio di pezzi di plastica. non rielaborati e/o ritinteggiati. ma lasciati esattamente come erano in origine. Allora ci si accorge che quelle sfumature del volto tinta carne sono state ottenute accostando pezzi di bambole. di braccini o di piedi di bambolotti e che. guarda guarda. alcuni hanno ancora i loro occhietti. i loro nasi o che addirittura alcuni. che raffigurano ancora interamente piccoli animali o personaggi della fantasia. oggi compongono i capelli o i baffi del personaggio raffigurato. È in questa azione di avvicinamento/allontanamento. in questo spazio tra l’osservatore e l’opera che si celebra la cifra inconfondibile di Lady Be». Lady Be. d’intesa con ASM Costruire Insieme. ha dato la propria disponibilità a donare il ritratto di Umberto Eco che ha realizzato con la propria speciale tecnica musiva per poterlo simbolicamente collocare proprio all’Informagiovani della Città che gli diede i natali. Oltre a questo. sempre della medesima artista. verrà inaugurata un’altra opera installata presso l’Informagiovani. ossia l’opera scultorea di pop art — dedicata al fumetto di cui Eco era appassionato studioso — raffigurante Wonder Woman. Se questi due elementi iconografici collocati all’interno dei locali del servizio Informagiovani ambiscono a rendere ancora più diretto il contatto tra l’arte e i giovani alessandrini. è opportuno mettere in evidenza che la promozione dell’evento dedicato a Umberto Eco diventa anche l’occasione per inaugurare — proprio presso l’Informagiovani — un nuovo spazio “smart” dedicato ai giovani artisti alessandini che prende il nome di “VisuALart” rimarcando anche visivamente lo stretto connubio tra i concetti di “arte”. di territorio alessandrino (“AL”) e di “visualizzazione” dell’arte e di valenza semantica dei segni e delle rappresentazioni. tanto cara ad Umberto Eco. A corredo dell’evento — e per sottolineare la poliedricità degli interessi. della curiosità. della sensibilità intellettuale e artistica e della cultura cosmopolita di Eco — il pomeriggio del 7 settembre (che sarà presentato e moderato da Luciano Tirelli) ha anche in programma un Reading poetico-letterario dal titolo “Nebbia e Musica” (con le voci di Fulvia Maldini e Ilaria Ercole) di alcuni brani tratti dall’Antologia “Nebbia”. a cura di Remo Ceserani e dello stesso Umberto Eco ossia. oltre all’Introduzione dell’Antologia (a firma di Umberto Eco) anche brani di Alessandro Manzoni (da “I promessi sposi”). Gabriele D’Annunzio (da “Notturno”). Natalia Ginzburg (da “Ritratto di un amico”). Cesare Pavese (da “Lavorare stanca”). Beppe Fenoglio (da “Una questione privata”) e da Italo Calvino (da “La fermata sbagliata”). Proprio la “nebbia”. così come il cappello Borsalino indossato da Eco. costituiscono dunque alcuni dei caratteri veramente “distintivi” dell’alessandrinità di cui il grande autore è stato emblema nel mondo: a questi aspetti e a queste “suggestioni alessandrine” va il compito — grazie anche ai contributi musicali proposti dai chitarristi Cristiana Mantello e Ion Bontoiu — di impreziosire il pomeriggio e di creare tutt i presupposti per rendere memorabile questo speciale omaggio di Alessandria ad Umberto Eco. L'ARTISTA Letizia Lanzarotti. in arte Lady Be. vive e lavora a Roma. Amante dell’arte dai primi anni di vita. frequenta il Liceo Artistico A. Volta di Pavia e si laurea a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Inizialmente si dedica al figurativo con studi a pastello e gessetti su carta. Dal 2008 comincia l’interesse per l’arte Contemporanea e per l’utilizzo di materiali di recupero. nel 2009 inizia a creare quadri con la sua speciale tecnica del «mosaico contemporaneo». Prestando notevole attenzione. sin dall’inizio della sua carriera artistica. al panorama internazionale. dal 2010 prende parte ad importanti collettive in tutto il mondo. Tra le prime Mostre estere. all’interno di Gallerie d’Arte. ricordiamo: Parigi. Amsterdam. Bruxelles. Malta. Espone in Italia durante importanti eventi d’Arte a: Milano. Rho. Sanremo. Roma. Brindisi. Lecce. Palermo e altre città minori. Inizia a pubblicare alcuni suoi lavori su riviste e cataloghi. I critici d’arte Paolo Levi. Salvatore Russo e Nuccio Mula dedicano critiche e saggi alla sua arte. Nel giugno del 2013. Lady Be realizza una curiosa Performance d’Arte Contemporanea. a Brescia. all’Interno del Beatles Day. in cui tutti gli spettatori sono chiamati a staccare un pezzettino dell’opera (4 sagome dei Beatles a dimensioni naturali) lasciando i soggetti completamente «nudi». Nel 2014. la svolta arriva con due importanti esposizioni estere: una a New York. e una a Parigi. sulla Torre Eiffel. Già conosciuta all’estero. l’artista inizia a partecipare ad eventi italiani molto prestigiosi. come la I Biennale di Palermo. presentata da due importanti critici nazionali: Vittorio Sgarbi e Paolo Levi. Oltre a Riviste d’Arte e Cataloghi specializzati. numerosi quotidiani locali dedicano articoli ai successi di Lady Be. Successivamente espone al Meam. Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona. in occasione della Biennale di Barcellona. A partire dal 2015 è presente in diverse Fiere d’Arte in Italia e all’estero. Tra quelle Italiane: BAF di Bergamo. Arte Forlì Contemporanea. Arte Genova (dove nel 2016 realizza la performance «Marilyn Mouse»). Art Affordable a Milano. Paviart. Tra quelle estere. il Carrousel Du Louvre di Parigi. sotto la piramide del Louvre. Realizza una mostra personale a Torino. presso la Galleria d’Arte l’Alfiere. Espone inoltre ad Edimburgo. all’interno della Dundas Street Gallery. Riceve diversi Premi e Riconoscimenti internazionali. La Rivista artistica «Effetto Arte». presente in pag. 1 CITTÀ DI ALESSANDRIA tutte le edicole d’Italia. dedica a Lady Be diversi Redazionali. mentre due Riviste a bordo degli aerei. Spazio Italia di Air Dolomiti e Mondo in Blu di Blu Panorama. dedicano articoli alla sua arte. il primo anche la copertina. Il Corriere della Sera ha segnalato Lady Be tra gli “investimenti sicuri” del 2016. nello speciale «2016: investire in sicurezza». Una sua opera è entrata nella collezione permanente del Museo Macist di Biella. un’altra nella Fondazione Maimeri di Milano. Una mostra personale ad Acqui Terme. presso la Galleria GlobArt. presenta tutti i migliori soggetti realizzati da Lady Be. Lady Be crea mosaici contemporanei di icone e personaggi famosi che sono composti interamente da oggetti che hanno perso la propria funzione iniziale. acquisendo solamente il ruolo di “colori”. Ogni lavoro ha il potere di risvegliare ricordi che sono connessi ad ognuno degli oggetti utilizzati quando si osserva l’opera da vicino. mentre il soggetto rimane perfettamente riconoscibile se guardato da lontano. Il suo lavoro ha un aspetto fotografico. ma mantiene una profondità che emerge chiaramente con luci e ombre. così come i ricordi racchiusi negli oggetti. DEDICATO A UMBERTO ECO Omaggio al grande autore con il Borsalino e altre suggestioni alessandrine
31/08/2018
La Redazione
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